domenica 10 maggio 2015

Arriva la prima sentenza che dichiara nullo l'avviso di accertamento sottoscritto da funzionario privo di potere

Questa domenica torniamo a trattare uno degli argomenti che hanno fatto più discutere di recente in materia di giustizia tributaria, ossia la nullità degli atti tributari firmati dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate privi di potere.

Abbiamo già trattato l'argomento, ricordando che la recente sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale ha demansionato 767 dirigenti a personale dell'Agenzia privo di potere di firma, invalidando, di fatto, tutti gli atti tributari sottoscritti da queste persone (vedi).

La CTP di Milano, con la recentissima sentenza n. 3222/2015, depositata in data 10 aprile 2015, è stata chiamata a decidere un ricorso avverso un avviso di accertamento sottoscritto da un funzionario risultato, a seguito della citata sentenza della Corte Costituzionale, privo di potere di firma.

La CTP ha accolto il ricorso, dichiarando nullo l'avviso di accertamento, richiamando la recente sentenza della Consulta: "Con sentenza n. 37 del 17 marzo 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della disposizione predetta per violazione degli artt. 3, 51, e 97 della Costituzione, avendo tale norma contribuito "all'indefinito protrarsi nel tempo di un'assegnazione asseritamente temporanea di mansioni superiori, senza provvedere alla copertura dei posti dirigenziali vacanti da parte dei vincitori di una procedura concorsuale aperta e pubblica" Ne consegue la nullità dell'atto di accertamento sottoscritto da soggetto non dotato di una qualifica funzionale.".

Di seguito, la sentenza della CTP di Milano.

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