domenica 26 luglio 2015

Corte Costituzionale a gamba tesa sull'autovelox

La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 113 dello scorso aprile attesta, ancora una volta, che il sistema di rilevazione della velocità mediante apparecchi elettronici è tutt'altro che attendibile e idoneo a fondare una sanzione amministrativa.

La sentenza, giudicando le norme in materia di rilevamento della velocità con dispositivi a distanza (art. 45 Codice della Strada), ha dichiarato la incostituzionalità delle norme nella parte in cui non sia garantita la sicurezza della taratura dei velox.

La Corte ha dichiarato la illegittimità costituzionale dell'art. 45, comma 6, del Codice della Strada nella parte in cui la norma non preveda alcuna revisione e verifica periodica delle apparecchiature.

Secondo i giudici, l'assenza di un sistema volto ad accertare periodicamente la funzionalità e la taratura dei velox non fornirebbe la garanzia dell'attendibilità della velocità rilevata con lo strumento elettronico, e fondante la sanzione amministrativa.

Questa carenza normativa, prima ancora che tecnica, viene considerata particolarmente grave dalla Corte Costituzionale, tanto da far dichiarare non conforme alla Costituzione il citato articolo del Codice della Strada.
 Autovelox e multe

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