sabato 30 novembre 2013

Da Trentino inBlu al blog: “acquisti on line – arriva il bitcoin”

Il nuovo anno potrebbe portare una novità per coloro che acquistano on line, in quanto si sta concretizzando la possibilità che le transazioni digitali possano essere concluse con un nuovo mezzo di pagamento creato ad hoc: il bitcoin.

La possibilità di creare una moneta virtuale idonea per gli acquisti via internet non è, invero, un argomento del tutto nuovo, ed anzi sono anni che si discute in merito alla nascita di una valuta completamente virtuale, e quindi valida solo nello spazio digitale.

Sino ad oggi, il progetto è stato rallentato (forse impedito) per ragioni di scetticismo espresso dalle autorità nazionali, timorose di perdere parte della loro sovranità che, come noto, è rappresentata dalla moneta nazionale (o continentale).

Questa cautela, in più circostanze rappresentata a livello di banche centrali, sembra essere in fase di superamento, tant'è che lo stesso Senato americano ha, di recente, avviato la strada verso il riconoscimento del bitcoin.
  1. Cos'è il BitCoin?
La definizione migliore di BitCoin è quella che troviamo in wikipedia “BitCoin (simbolo: ฿; codice: BTC o XBT) è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.
Il nome BitCoin si riferisce anche al software open source progettato per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer – to – peer che ne risulta.
A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, BitCoin non fa uso di un ente centrale. Esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfruttano la crittografia per implementare le caratteristiche più importanti come il fatto di permettere di spendere BitCoin solo al legittimo proprietario, e di poterlo fare una volta sola.
La progettazione di BitCoin prevede il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete. I BitCoin possono essere salvati su di un personal computer sotto forma di "portafoglio" o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso i BitCoin possono venir trasferiti attraverso Internet a chiunque disponga di un "indirizzo BitCoin". La struttura peer – to – peer della rete BitCoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di manipolare il valore dei BitCoin o di introdurre inflazione creando nuova moneta.” (Fonte: wikipedia).

La caratteristica peculiare del bitcoin è quella, sino ad ora, di non essere legato ad alcuna istituzione nazionale o sovranazionale, non subendo alcuna influenza politica, in quanto è totalmente decentralizzato.

Ne consegue che i trasferimenti perfezionati con il pagamento in bitcoin, non necessitano di controllo e supervisione da parte di un organismo nazionale/sovranazionale (pensiamo alla Banca Centrale Europea), ma si fondano sulla esclusiva fiducia tra le parti.

Chi accetta il pagamento in bitcoin, ne riconosce il valore in assenza di una garanzia prestata da un soggetto esterno, sicché la diffusione della moneta digitale sta avvenendo sulla base di un rapporto fiduciario esistente nella comunità virtuale.

In un certo senso, questo tipo di rapporto fiduciario nello scambio basato su una moneta “fuori dal circuito nazionale” lo abbiamo già affrontato allorchè abbiamo parlato di monete locali (esempio in Trentino, il nauno).



Dove si trovano queste monete virtuali? i bitcoin possono essere acquistati accedendo ad alcuni siti web specializzati (Bitstamp.net, Btc-e.com o TheRockTrading.com), ma anche mediante un ricarica Postepay, utilizzando il sito BitBoat.net.

Dove possono essere utilizzati i bitcoin? Sempre più siti web, inoltre, accettano BitCoin per l'acquisto di beni e servizi, specialmente coloro che offrono servizi on line.

Anche l'Università di Nicosia (Cipro) ha deciso di utilizzare i bitcoin, rendendo noto che consentirà agli studenti di poter pagare le tasse universitaria con la moneta virtuale.

  1. Vantaggi del bitcoin
Uno dei limiti più grandi allo sviluppo del commercio elettronico è collegato al crescente numero di illeciti on line: furti, truffe, falsi ed altro. Una parte rilevante di questi illeciti avviene attraverso pagamenti irregolari, o con sottrazione di denaro dalle carte di credito.

Il denaro convenzionale non appare, in questo senso, consono ed adeguato a questo tipo di mercato dematerializzato, fondato sulla velocità e virtualità delle transazioni.

Anche le autorità americane stanno riconoscendo che la moneta virtuale può promuovere un sistema di pagamento più veloce, sicuro ed efficiente.

Questo sistema di pagamento permetterebbe, ed è questo l'aspetto che più interessa gli stati, un più rapido sviluppo del commercio elettronico, sia per quel che riguarda le transazioni tra soggetti commerciali (BtoB) che per le gli acquisti che coinvolgono il consumatore finale (BtoC).

Ulteriore vantaggio che si potrebbe ottenere con il bitcoin è quello di disporre di una moneta che non subisce le oscillazioni di mercato, create dagli speculatori e dalle grandi lobby del settore.

  1. Rischi del bitcoin
I rischi collegati allo sviluppo della moneta virtuale è, secondo alcuni, quello di sviluppare nuove forme di truffe e falsi. Il rischio, tutt'altro che remoto, è che vi sia la creazione di falsi bitcoin che, laddove siano immessi sul mercato, compromettano in modo decisivo lo sviluppo di questa nuova modalità di pagamento.

Lo sviluppo di un nuovo mercato illegale, infatti, potrebbe minare la fiducia dei consumatori, i quali potrebbero preferire utilizzare il mezzo di pagamento tradizionale.

Gli attacchi di hacker, interessati ad alterare il mercato, potrebbero indebolire questa giovane moneta, priva della tutela fornita dagli stati sovrani.

Un ulteriore aspetto negativo può essere individuato nella impossibilità di conoscere coloro che si “nascondono” dietro questo sistema, risultando del tutto carente quel carattere di trasparenza che è decisivo per lo sviluppo della nuova moneta virtuale.

Si osserva, infine, che questa moneta virtuale, non essendo legata ad alcuna istituzione nazionale che ne controlli la circolazione nel mercato, potrebbe subire forti oscillazioni e favorire manovre speculative, con conseguente variazione del valore effettivo, nonché, come da qualcuno prospettato, la possibilità di creare una mera "bolla speculativa" destinata ad esplodere nel momento in cui il sistema di cambio non sia idoneo a fornire garanzie di solvibilità.

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