domenica 15 aprile 2018

Sacchetti bio & supermercato: il consumatore se li può portare da casa (e non pagare 1 centesimo)

Potrebbe essere una bella novità per i consumatori, tutt'altro che lieti della recente novità legislativa Consiglio di Stato.

Inutile negare che la recente decisione di obbligare i consumatori - che intendono accedere ai settori frutta e verdura dei supermercati - all'utilizzo (a pagamento) dei sacchetti monouso dei venditori, ha infastidito non poco, dando l'idea di ennesima illegittima richiesta di pagamento.

Il recente parere n. 859 del 2018 potrebbe sovvertire tale nuova pratica, liberando il consumatore dall'obbligo di dover pagare 1 centesimo al venditore per l'acquisto del singolo sacchetto.

L'intervento del Consiglio di Stato è conseguenza della richiesta avanzata dal Ministero della salute, il quale aveva sollevato una serie di quesiti relativi al sacchetto bio, tra i quali se il consumatore possa utilizzare - nei soli reparti di vendita di frutta e verdura dei supermercati - i sacchetti monouso nuovi non acquistati dallo stesso venditore e se quest'ultimo può vietarne l'utilizzo.

Il Consiglio di Stato ha dato riscontro ai quesiti del Ministero, richiamando la disciplina prevista in materia, ed in particolare l’art. 226 ter, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, introdotto dall’art. 9 bis, d.l. 20 giugno 2017, n. 91, convertito nella l. 3 agosto 2017, n. 123, norma finalizzata all'eliminazione delle borse di plastica in materiale leggero, così come previsto dalla Direttiva (UE) 2015/720.

La norma in parola ha, tra l’altro, disposto che “le borse di plastica in materiale ultraleggero non possono essere distribuite a titolo gratuito e a tal fine il prezzo di vendita per singola unità deve risultare dallo scontrino o fattura d’acquisto delle merci o dei prodotti imballati per il loro tramite.".

E proprio da questo quadro normativo che ha preso avvio il ragionamento seguito dal Giudice amministrativo, secondo il quale il consumatore è legittimato ad utilizzare sacchetti in plastica autonomamente reperiti al di fuori dell'esercizio commerciale per comprare frutta e verdura sfusa nei supermercati, sempreché "idonei a preservare l'integrità della merce e rispondenti alle caratteristiche di legge".

L'esercizio commerciale, per contro,  non può "vietare tale facoltà" al consumatore, obbligandolo ad utilizzare esclusivamente i suoi sacchetti, non trovando tale limitazione alcuna giustificazione normativa.

Questo parere, che potete leggere di seguito, potrebbe aprire la strada all'acquisto autonomo dei sacchetti monouso da parte del consumatore.

Consiglio di Stato Parere n. 859/2018 by Consumatore Informato on Scribd

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